concept/project  by Stefano Cagol   &  Critic essay by Letizia Ragaglia

 

Concept:
Space here the concept is extremely contradictory in an exponential manner in relation to the scheme of Western cities.
In a MEGALOPOLIS, the space for a single person becomes under all aspects - vital perimeter, time for one's self, satisfaction of the individual - reduced to the essence. However it is right here that I am interested in facing an analysis of actual space by putting it into discussion, and by planning to give form to a space on my own, a personal dimension of analysis able to create and to take forcefully place in this enormous ant's nest.
Tokyospace is thus my creative space in this Western downtown. My space is inserted into a pre-existing environment and at the same time detached in an analytical way in order to create a metaphysical reflection which goes beyond mere documentation. A scientific, chemical, and physical laboratory, a highly valuable technological software... a slide, a chip, an electronic microscope.
A fundamental characteristic of tokyospace is the one of movement, of a physical and mental journey. Attention is focalized on close visions of reality, met and immortalized through video and photography in a precise moment, aiming to amplify or put into discussion our actual reality. The place in which I move is therefore for me the landscape, meant as a natural/urban dimension. I find that environment, outside space, is an ideal territory, open to a continuous re-definition and to endless contaminations. A structured space, architecture, becomes a witness in constant transformation of my displacements; as much as the detached, evolved, cyber, human presence moves as if inside an aseptic area with a microbiologically controlled atmosphere.
My close vision will thus be turned to various declinations of this specific metropolitan space, and in the meantime space of infinity, between the single individual and the conglomerate.

Project:
My contact with Tokyo will trigger a new series of artworks which will translate my analytical and creative approach to this new dimension through video and photographic elaboration.
This visual work in progress will then be shown in collaboration with Johnnie Walker of the Tokyo AsArt Foundation on September 24, 2004 (to be confirmed).
The web project http://www.tokyospace.com characterized by both the speed and the unlimitedness of current media, amplifies the idea of absence of a close spatiality.
The project is created in collaboration with the Galleria Civica di Arte Contemporanea of Trento, Italy.

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Concept: 
Lo spazio, qui questo concetto è estremamente contraddittorio, in modo esponenziale rispetto allo schema della città occidentale. Nella MEGALOPOLI lo spazio per la singola persona è in tutti i sensi - perimetro vitale, tempo per se stessi, realizzazione dell'individuo - ridotto all'essenza. Eppure, proprio qui intendo affrontare un'analisi dello spazio reale attuale, mettendolo in discussione e progettando di dare forma a un mio spazio, una mia dimensione d'analisi capace di creare e prendere posto con forza in questo enorme formicaio. 
Tokyospace è quindi il mio spazio creativo in questa downtown orientale. Il mio spazio inserito nell'ambiente preesistente e allo stesso tempo distaccato in modo analitico, tanto da creare una riflessione meta-fisica, che va oltre la pura documentazione. Un laboratorio scientifico, chimico e fisico software ad altissimo valore tecnologico... un vetrino, un chip, un microscopio elettronico.
Una caratteristica fondamentale di tokyospace è quella del movimento, del viaggio, fisico e mentale. L'attenzione si focalizza su visioni ravvicinate della realtà, incontrata e immortalata attraverso i media di video e fotografia in precisi momenti, in modo da amplificare o mettere in discussione il reale attuale. Il luogo dove muovermi è quindi per me il paesaggio, inteso come una dimensione naturale/urbana. Trovo il paesaggio, lo spazio esterno, un territorio ideale, aperto alla continua ridefinizione e infinite contaminazioni. Lo spazio costruito, l'architettura, diviene testimone in costante trasformazione dei miei spostamenti; così come la presenza umana, cyber, evoluta e distaccata, si muove come all'interno di un area asettica con atmosfera microbiologicamente controllata.
La mia visione ravvicinata sarà dunque rivolta  alle diverse declinazioni di questo specifico spazio metropolitano e nel contempo spazio di intimita, tra il singolo individuo e l'agglomerato. 

Project:
Il contatto con Tokyo darà vita a una nuova serie di opere che tradurranno il mio approccio analitico e creativo a questa nuova dimensione attraverso l'elaborazione video e fotografica. 
Questo mio work in progress visivo verrà quindi presentato in collaborazione con Johnnie Walker del AsArt Foundation di Tokyo il giorno 28 settembre 2004 (da confermare)
Il progetto web http//:www.tokyospace.com, con la velocità e l'illimitatezza dei media attuali, proprio amplificando l'idea di assenza di una spazialità chiusa. 
Il progetto è creato in collaborazione con la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento.

 

 (Italiano sotto)

Critic essay by Letizia Ragaglia
Curator at Museion-Museum of Modern and Contemporary Art, Bolzano-Italy

Tokyospace by Stefano Cagol stages mutual exchange between individual and shared space within a glocal dimension par excellence: the megalopolis of Tokyo. At a conceptual level the whole project brings back to the principle of Leibnitz' monads, i.e. a closed organism representing a point of view on
the universe and which, in virtue of this point of view, inevitably bounces again onto the outside. The monad, or better the artist's creative space, stands for intimacy, subjective dimension, but it becomes also permeability, constant reflex of a surrounding space.

In his recent artistic production, Stefano Cagol has become increasingly interested in the perception of space, both fictitious and concrete. His research is brought forth with video and photography which are mainly used because of their anti-documental qualities, their investigative and
evocative character. Approached visions as well as amplifications of the surrounding context become metaphor of the various modalities of space reception in the complex relationship world-I. At the same time, Stefano Cagol's work in progress is part of the long tradition which uses
photography as a filing process; the Tokyospace images become a sort of archive of our everyday life in which meaningless details set up elements of a bigger interest of wide sights. His video shots and pictures are thus the expression of a peculiar and highly subjective moment that invites us to think again about the whole system of a megalopolis in terms of human fruition, therefore never the same and endlessly undergoing visual and emotional mutations.

(English above)

Critic essay by Letizia Ragaglia
Curator at Museion-Museum of Modern and Contemporary Art, Bolzano-Italy

Tokyospace di Stefano Cagol mette in scena il reciproco scambio tra spazio individuale e spazio condiviso all'interno di una dimensione glocal per eccellenza: la megalopoli di Tokyo. L'intero progetto rinvia concettualmente al principio della monade leibniziana, ovvero ad un organismo chiuso, che rappresenta un punto di vista sull'universo e che proprio in virtù di questo punto di vista rimanda inevitabilmente all'esterno. La monade, o meglio lo spazio creativo dell'artista, è intimità, è dimensione soggettiva, ma è anche permeabilità, riflesso costante di una dimensione circostante. 
Nella recente produzione artistica Stefano Cagol si è sempre più interessato alla percezione dello spazio sia fittizio che concreto. Questa ricerca viene portata avanti attraverso i medium del video e della fotografia, i quali vengono impiegati principalmente per le loro qualità anti-documentaristiche, per il loro carattere di indagine ed evocazione. Visioni ravvicinate così come amplificazioni del contesto circostante  diventano metafora delle diverse modalità di ricezione spaziale nel complesso rapporto io-mondo. Al contempo il work in progress di Stefano Cagol si inserisce nella lunga tradizione dell'impiego della fotografia come schedatura; le immagini di tokyospace diventano una sorta di archivio del quotidiano, in cui particolari insignificanti e dettagli costituiscono elementi di maggiore interesse di ampie panoramiche. Le riprese video e gli scatti fotografici diventano dunque espressione di un peculiare momento altamente soggettivo, che invita a ripensare l'intero sistema della megalopoli in termini di fruizione umana e dunque mai uguale a sé stesso e incessantemente sottoposto a mutazioni sia visive che emotive.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

stefano cagol - TOKYOSPACE -
 

ARTIST: Stefano Cagol

TITLE: TOKYOSPACE

WHEN : September 1 > 30  2004

WHERE: Jingumae, Shibuya-ku 3-27-15 #208, 150-0001 TOKYO
Phone: +81 (0)3-3475-0443

WEB PROJECT: http://www.tokyospace.com

PRESENTATION: September 18 2004 (to be confirmed, RSVP & info:  openstudio@stefanocagol.com)

IN COLLABORATION WITH:  Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, Italy
Via Belenzani 46, 38100 Trento, Italy
Phone +39.0461.985511
info@galleriacivica.it
http://www.galleriacivica.it

TOKYOSPACE

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Stefano Cagol. SHORT BIOGRAPHY:

1969, Born in Trento, Italy
1997-98, PHD, Government of Canada Grant Award Holder, Postdoctoral Fellowship, Ryerson University, Toronto; 1993, MFA, Academy of Fine Arts "Brera", Milan; 1989, BFA, Art Institute, Trento, Italy
RESIDENCIES AND AWARDS / RESIDENZE E PREMI: 2003, Artist in Residence, Charlotte Road, London; 2002, Artist in Residence, Leube Group's Art Program, Salzburg, Austria; 2001, Fellowship, ICP - International Center of Photography, New York, USA; 1998, Grant Award, Internationale Sommerakademie für Bildende Kunst, Salzburg, Austria; 1995-96, Residency Award, Künstlerhaus, Salzburg, Austria
LECTURES / LETTURE: 2004: MiArt, Milan; TSM-Trento School of Menagement, Art and Culture, MART-Museum of Modern and Contemporary Art, Rovereto, Italy; 1999: Academy of Fine Arts "Brera", Milan; 1998: University of Toronto, Canada, McLuhan Program in Culture and Technology; 1994: Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento, Italy
PROJECTS / PROGETTI: 2004: The Wedding Project, Galleria Civica di arte Contemporanea, Trento, Italy; 2003: Diary Project 03, Miami; Dress the Risk, Miss Italy, S. Benedetto del Tronto, Italy; The Silver Squadron, Galerie im Traklhaus, Salzburg; 2002: Diary project 02, Miami and New York; 2001: Diary Project 01, New York
SELECTED SOLO SHOWS / SELEZIONE MOSTRE PERSONALI: 2004: Project Room: video windows, Stux Gallery, New York; 2003: Palazzo Frisacco, Tolmezzo, Udine; Antonioli, Milan; 2000: MART-Museum of Modern and Contemporary Art, Palazzo delle Albere, Trento, Italy; Galleria Estro, Padova, Italy; Fondazione Furlan, Pordenone, Italy; 1999: Studio d'Arte Raffaelli, Trento, Italy; 1998: Ryerson Gallery, Toronto; 1996: Galerie der Berchtold Villa, Salzburg; Arka Galerija, Vilnius
SELECTED GROUP SHOWS / SELEZIONE MOSTRE COLLETTIVE: 2004: Artcore International, Artcore Gallery, Toronto, Stop & Store, Luxe Gallery, New York; Quadriennale Anteprima, La Promotrice delle Belle Arti, Turin; Enter. Casoli Art Prize, Barbara Behan Gallery, London; 2003: Places of Affection. Luoghi d'Affezione, IKOB-Internationales Kunstzentrum Ostbelgien, Eupen, Belgium; In Faccia al Mondo, Villa Croce- Museum of Contemporary Art, Genoa; 2002: New Italian Space - Nuovo Spazio Italiano, MART-Museum of Modern and Contemporary Art & Galleria Civica, Trento, Italy; First International Festival of Photography. Viasatellite, Mercati Traianei, Rome; First Detroit Video Festival, Museum of New Art, Detroit; 2001: Public Art Project: Künstler Brücken. Ponti d'artista. Artists Bridges, Bolzano; Panorama II, Tiroler Kunstpavillion, Innsbruck, Austria; S.A.A. Strategies Against Architecture, Galleria Gian Carla Zanutti, Milan; 2000: Dintorni/Umgebung, Galerie Im Traklhaus, Salzburg; 1999: Whichkraft?, Trans Hudson Gallery, New York City; Video.it, GAM-Gallery of Modern Art, Turin; 1999, Atlante. Geography of Young Art in Italy, MACS-Museum of Contemporary Art, Masedu, Sassari; Super Mega Drops, Viafarini, Milan; 1998: Laboratorio, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; 1997, Generazione Media, Palazzo della Triennale, Milan; 1996, Video Forum. 2nd edition, Basel Art Fair, Basel
ARTIST'S WEB SITE / SITO DELL'ARTISTA: http://www.stefanocagol.com

   press release (Japanese, English, Italian)  1,2 mb    Stefano Cagol Résumé
 
 

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Copyright © - 2004 - Stefano Cagol, all rights reserved.
stefanocagol.com


Stefano Cagol - TOKYO SPACE - September 1 > 31   2004  Jingumae, Shibuya-ku 3-27-15 #208, 150-0001  Tokyo  phone: +81 (0)3-3475 0443 info@tokyospace.com


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